Università: lauree professionalizzanti in arrivo grazie al via libera ufficiale del Ministero dell’Istruzione.
Questa recente introduzione ha l’obiettivo di ridurre la distanza tra l’università e il mondo del lavoro, che è una delle più aspre critiche rivolte al nostro sistema di istruzione. Alcune facoltà infatti si concentrano eccessivamente sugli aspetti teorici, dedicando poca attenzione alle rispettive applicazioni pratiche.
I laureati parallelamente saranno notevolmente agevolati nella ricerca di un posto di lavoro in linea con le aspettative.
Un corso per ciascuna Università: lauree professionalizzanti
Ciascun ateneo potrà attivare al massimo un corso di laurea di tipo professionalizzante per ogni anno accademico da erogare in modalità tradizionale. Questo significa che è esclusa la possibilità di erogare il corso in modalità eLearning.
Il percorso di studi dovrà essere realizzato in stretta collaborazione con il mondo del lavoro e definito in base alle professioni disciplinate a livello nazionale.
I corsi di laurea dovranno infatti coordinarsi con gli ordini professionali, sottoscrivendo apposite convenzioni e potranno realizzare anche partenariati e tirocini con le imprese sul territorio.
Flessibilità sulla docenza
Il decreto è il risultato finale del lavoro portato avanti nei mesi scorsi, con lo scopo di armonizzare l’offerta formativa che sarà attivata dagli Istituti tecnici superiori. Un ruolo importante è stato giocato dal mondo accademico e dalla CRUI, la Conferenza dei rettori, che hanno ottenuto maggiore flessibilità rispetto ai numeri richiesti per la docenza.
Le università infatti potranno ampliare la propria offerta formativa, anche in assenza di tutti i requisiti, purché gli indicatori di sostenibilità economico-finanziaria risultino positivi.