Sono stati recentemente pubblicati i dati Eurostat da cui si evince che solo il 58% dei laureati trova lavoro entro 3 anni.
Sono stati fatti passi avanti rispetto al passato, ma purtroppo l’Italia è ancora in fondo alla classifica europea in tema di accesso al mondo del lavoro dei laureati nel breve periodo. La media dei laureati occupati nel breve periodo in Europa è pari all’80.7% contro il 57.7% registrato in Italia.
C’è stato un netto miglioramento rispetto al 49.6% del 2014 e al 53.5% del 2015 ma restiamo penultimi in classifica, davanti alla Grecia. La Germania, giusto per citare un altro Paese, si attesta al 92.6%.
Per i diplomati italiani la situazione è ancor più difficile anche se in miglioramento. Entro tre anni dal diploma di scuola superiore il 40.4% dei giovani trova un impiego a fronte del 35.9% del 2015 e del 32.2% del 2014. La media europea è ancora lontana con il 68.2% mentre la Germania raggiunge l’86.4%. Anche in questo caso peggio di noi fa solo la Grecia con il 28% di diplomati occupati nel breve periodo, mentre la Spagna raggiunge il 51.7%.
Gli anni di crisi hanno rappresentato per l’Italia una vera e propria debacle con oltre 15 punti percentuali persi, nel 2007 infatti era del 55.9%.
Nel complesso dei livelli di istruzione (tutti i livelli Isced) l’Italia ha una percentuale di occupati a tre anni dal termine del percorso educativo del 45.6%, in crescita rispetto agli ultimi due anni ma ancora lontano sia dai risultati pre crisi sia da quelli europei (71%). Anche in questo caso restiamo i penultimi in classifica.
Fonte: UnidTest